Padre Carmine Iannaccone  (Folino 1915 - Galle 2002)

Il saluto di Forino a Padre Carmine

Siamo abituati a pensare, in questo mondo fondato sul materialismo e sull'egoismo, che il sentimento della bontà non alberghi nelle persone, e che se anche esistesse esso risieda lontano mille miglia da noi.

Poi, quando veniamo invece a conoscenza di vite dedicate al prossimo, persone del passato che attraversano i decenni e giungono a darci il loro esempio sino ai nostri giorni, ne rimaniamo stupiti. Soprattutto se esse poi sono le vite di nostri concittadini.

In verità, il bene verso il prossimo si può anche realizzare più semplicemente nella vita quotidiana, nell'uscire dall'uscio di casa, perchè dietro di esso vi sono sempre storie difficili che fingiamo a volte di non vedere, richiami di aiuto che fingiamo di non sentire. Leggi il testo completo

Ricordo di Padre Iannaccone di Gianfranco e Mariagrazia

Incontrammo Padre Carmine nell'agosto 1993  mentre visitavamo il museo di Colombo. Parlava in italiano con due ragazzi e lo salutammo, ci disse: "perché non venite a vedere la mia missione?" e ci diede un indirizzo: Padre Iannaccone, Cholankanda, via per Gampola.

Eravamo in vacanza e avevamo noleggiato una macchina con autista per fare il giro dello Sri Lanka, in realtà non avevamo nessuna intenzione di cercare questa missione.

Ma qualche giorno dopo, lasciando Kandy per andare verso Nuwara Eliya, notammo un grande cartello GAMPOLA, e dissi a Mariagrazia "ma non è quel paese che ci ha detto il missionario?". Fermammo la macchina e frugando nella valigia trovammo il bigliettino con l'indirizzo; c'era un piccolo autobus fermo poco più avanti e mostrammo il nostro biglietto. Con entusiasmo dissero "You are looking for Father Iannacconi!" tutti lo conoscevano e spiegarono all'autista la strada da percorrere, poche miglia dicevano...... Leggi il testo completo

Dalle Lettere di Padre Carmine

St. Mary’s Church, Nawalapitiya, gennaio 1981 - Ai miei piccoli amici della 3a C.
Grazie tante per le belle letterine che mi avete spedito due giorni prima del terremoto. Mi  ha fatto tanto bene leggere come vi ricordate di noi nella preghiera e come avete voluto mettere da parte qualche risparmio per la missione.

Abbiamo pregato molto per Avellino e Mercogliano, in chiesa ed in privato, durante questa grave prova che il Signore ci ha mandato col terremoto. Leggi il testo completo

COMMEMORAZIONE DELL'OPERA MISSIONARIA DI P. CARMINE IANNACONE S. I. (Gesuiti in Italia- 2/2003 - p. 153-154)

Il 23 gennaio di quest'anno a Nawalapitiya c'e stata una grande cerimonia nella sala municipale per commemorare l'opera missionaria del P. Carmine Iannaccone della Compagnia di Gesù, a favore dei più poveri dei poveri senza distinzione di casta, classe o di religione. Fra gli ospiti distinti c'era il P. Giuseppe Iasso di Merculiano, Avellino, il famoso e generoso benefattore che ha aiutato il P. Carmine a realizzare il progetto della costruzione delle case popolari del villaggio Samagigama. Leggi il testo completo

PADRE CARMINE IANNACCONE - FELICISSIMO TRA I POVERI  di FERNANDO VIANNEY (Vescovo di Kandy)

Ho frequentato per molto tempo Padre Carmine Iannaccone, conosciuto da tutti come un prete santo e zelante, sempre vicino ai poveri. Era nato a Forino, in provincia di Avellino, dove frequentò le scuole primarie e secondarie. Ancora adolescente, si unì alla Compagnia di Gesù e iniziò il noviziato a Napoli nel 1930. Dopo i primi voti nel 1932 si recò a Gersey, nelle isole Channel, per proseguire gli studi di Filosofia. Nel 1937 fu mandato nello Sri Lanka per gli studi teologici. Trascorse tutta la sua vita di missionario nella nostra nazione, prestando la sua opera come professore nel Seminario superiore della Missione e poi come pastore di molte parrocchie. Leggi il testo completo

TESTIMONIANZA: DUE VOLONTARI PER LA MISSIONE  (di GIUSEPPE CHIANESE)

Nell’autunno del 1937 con Padre Carmine fummo accompagnati dal Procuratore delle Missioni, P. Federico Lupi, in vari centri della Compagnia di Gesù per i saluti prima della partenza, dato che avevamo fatto domanda di partire come volontari per la vita e la nostra meta era Ceylon, oggi Sri Lanka. Elegante nel suo clergyman, Carmine aveva appena terminato lo studio della filosofia nello scolasticato francese nell’isola di Jersey sulla Manica. Come missionari avevamo indossato la tunica bianca con la fascia nera in vita e il crocifisso al petto. Leggi il testo completo

REALIZZAVA SOGNI MISSIONARI di Padre Carlo Sorbi S.I.
La realizzazione che più gli stava a cuore era la Boy’s Town a Cholankanda, che non è stata ancora del tutto terminata e vede oggi concentrata l’attenzione dei nuovi responsabili per poter arrivare ad una gestione stabilizzata. Come Procura Gesuita abbiamo provveduto ad informare la rete dei benefattori del Padre e del suo desiderio di concentrare su quell’opera gli sforzi dei suoi amici che hanno sostenuto e sostengono la Boy’s Town, che rappresenta uno dei migliori sforzi educativi e formativi per i giovani dello Sri Lanka.
Non è facile descrivere la vita di un uomo così laborioso e innamorato della missione. Affidiamo perciò alle sue preghiere e intercessioni – ora che sicuramente è davanti al volto glorioso del Padre – la sorte delle opere da lui fondate, del suo popolo e della Compagnia di Gesù che tanto amò e sostenne.  
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